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Cagliari
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Informazione Comune
La storia di Cagliari
Uno scalo nel cui sorge l’attuale Cagliari, fu fondato dai fenici intorno nel IX secolo a.C. Il centro era un ricco mercato sulla via delle Baleari ed in età romana, quella che ormai era chiamata Calari, iniziò a sviluppare il suo ruolo predominante sulle altre città dell’isola.
Nel 700 d.C. Calari fu abbandonata a causa delle continue incursioni dei pirati arabi, così si sviluppò la fortezza di Santa Igìa, che era posizionata più internamente, dove attualmente sorge il quartiere di Sant’Avendrace.
L’odierna Cagliari nasce nell’età giudicale, quando la regina del regno di Cagliari concesse ad un gruppo di pisani di fondare il Castel di Castro (1216-1217). Quando Santa Igìa iniziò a coltivare una politica filo-genovese iniziò una guerra tra i due centri, che si risolse nella vittoria dei pisani e nella totale distruzione dell’antica capitale. Castel di Castro iniziò allora a svolgere la sua funzione di capitale dell’isola, prima sotto i pisani e successivamente sotto gli aragonesi.
Nonostante il regno fraudolento degli spagnoli, grazie ad uno statuto speciale Cagliari godeva i privilegi di essere città regia, sviluppandosi enormemente grazie alla nascita di una fortissima classe borghese.
Nel XVI secolo il centro divenne la base della guerra agli arabi e fu dotato dei poderosi bastoni, in gran parte ancora visibili. Nel 1720 iniziò il regno dei Savoia e Cagliari rivestì il ruolo di capitale giuridica, anche se effettivamente il governo aveva pianta stabile a Torino. Nel 1848 il regno di Sardegna da composto divenne unitario, trasformandosi quindi nel regno Sardo-Piemontese. In tale hanno fu fondata anche la provincia di Cagliari.
Esattamente cento anni dopo, nel 1948, la Sardegna divenne una Regione Autonoma a Statuto Speciale, con uno statuto, una bandiera ed il suo capoluogo: Cagliari.
Il centro storico
Il glorioso passato della città è ben visibile nei suoi maestosi monumenti, che si concentrano nell’area davanti al porto, dove nacque in origine Castel di Castro. Il corso storico cittadino è via Roma, che con i suoi lunghi portici affacciati sul porto segna il limite sud del quartiere di Marina. Sulla sinistra si trova il monumentale Palazzo Civico, una tra i primi edifici dell’isola in stile liberty.
Tra i portici e il Palazzo Civico nasce il corso Carlo Felice, che risale fino alla storica Piazza Yenne, nel mezzo della quale svetta la statua di Carlo Felice e la pietra miliare dalla quale partì la costruzione della strada a lui intitolata, l’odierna 131.
Proseguendo dritti si arriva all’imponente Torre dell’Elefante (1307), dove è ubicata una delle antiche porte della città, che conserva il portale con apertura meccanica e la statuetta di un elefante, che da il nome al mastio. A sinistra si allunga via Università, che porta nella parte superiore del Bastione Saint Remy (1900 circa), prima del quale si apre la porta dei leoni. Inoltrandosi nel centro storico, fiancheggiando l’alto bastione, si arriva in piazza Palazzo, dove sorge la Cattedrale (1200).
La facciata ha subito numeroso modifiche nel corso dei secoli, quella attuale è stata costruita nel 1930. Proseguendo oltre si arriva in piazza indipendenza, dove svetta la torre di San Pancrazio, la capostipite del sistema difensivo. Praticamente adiacente si trova la Cittadella dei Musei, con ingresso dalla porta dell’antico arsenale, dove sono stati allestiti il “Museo Archeologico Nazionale” e la “Pinacoteca Nazionale”. All’interno di quest’ultima si trovano importanti retabli (insieme di ancone) dipinti, di un periodo che va dal 1400 al 1700, realizzati da artisti come Figuera, Tomàs, Mates.
Meno altisonanti, ma non meno prestigiosi, sono il ‘Museo siamese Cardu’ e la Mostra di Cere Anatomiche di Clemente Susini.
La prima è una strabiliante collezione di oltre 13.000 pezzi provenienti dall’oriente, donati al comune da Stefano Cardu, un appassionato della cultura orientale.
Da questo punto si arriva facilmente all’Anfiteatro Romano, inserito nella profonda Valle di Palabanda ed al prospiciente Orto Botanico.
Un po’ staccato, alla fine di via Bainsizza, sorge il Parco Archeologico di Tuvixeddu.
Nel complesso è custodita una necropoli punico-romana. Poco distante la famosa Grotta della Vipera, una tomba romana ricavata nei calcari più antichi dell’isola. Il mausoleo risale al I secolo d.C. e custodiva le spoglie della sposa di Cassio Filippo, esiliato nell’isola da Nerone.
Proseguendo a nord ovest (per qualche chilometro) si arriva la Castello di San Michele (1200). Partendo dai bastioni S. Remy ed infilandosi in via Garibaldi, immediatamente sulla destra si trova il minuscolo vicolo di via San Lucifero.
Proseguendo per oltre un chilometro si arriva nella Piazza SS. Cosma e Damiano. Sulla sinistra sorge la chiesa di San Lucifero, sotto la quale si trovano le catacombe paleocristiane in cui sarebbero state rinvenute le reliquie del santo; nel centro della piazza si trova la Basilica di San Saturnino, opera unica in stile romanico, edificata su una necropoli della Calari Romana. Prendendo la via Cimitero si passa vicino al Cimitero Monumentale di Bonaria ed alle sue spalle giganteggia la chiesa omonima. Fu costruita dagli aragonesi e probabilmente è il santuario più grande dell’isola.
All’interno del cimitero si trova una necropoli punica, utilizzata in seguito dai romani, come quelle del parco archeologico di Tuvixeddu. Ad est del Largo Carlo Felice si allarga il quartiere di Stampace, dove sorge la chiesa di Sant’Efisio, legata alla più grande festa religiosa di Cagliari e della Sardegna stessa. Davanti al centro storico, dando le spalle al mare, si eleva la sagoma del monte Urpinu, sulle pendici del quale si stende il grande parco comunale ed immediatamente dopo si apre lo stagno di Molentargius.
Il panorama dalla punta del colle è veramente mozzafiato, risultando addirittura magico nei mesi primaverili ed estivi, quando miriadi di fenicotteri lo popolano, costruendo i loro piccoli nidi che sembrano dei secchielli da mare rovesciati. Al tramonto lo stagno si accende di rosso, mentre il colle si popola di persone che vengono ad assistere allo spettacolo. Di notte la sagoma del monte è ancora ben visibile, grazie all’illuminazione del viale Europa, che sta diventando una delle passeggiate estive più gettonate.
Spiagge
Uscendo da Cagliari verso est ci si immette nell’immenso viale che costeggia la più grande spiaggia del Sud: il Poetto. E’ il lido storico di Cagliari, nei primi anni del secolo appena trascorso la spiaggia era una delle poche spiagge attrezzate dell’intera isola, forse l’unica insieme ad Alghero.
Fino agli anni ’80 si visse una realtà balneare unica in Italia, con un litorale praticamente invaso da queste minuscole palafitte in legno che molti definirono un’architettura minore e spontanea.
Tra il porto ed il Poetto si trova la modesta spiaggia di Cala Mosca, vicino al promontorio noto come “la sella del Diavolo”, nome che qualcuno ha ipotizzato sia stato dato per “Par condicio” con l’antistante Golfo degli Angeli. Il viale Poetto costeggia gli stagni di Molentargius, che durante la primavera e l’estate sono letteralmente presi d’assalto dai fenicotteri rosa. Negli stagni è avvenuta la prima nidificazione di questi uccelli nell’isola.
Archeologia
Il monumento archeologico più notevole di Cagliari è il suo Anfiteatro Romano, scavato quasi completamente nel calcare, sfruttando la pendenza naturale della valle per far risultare le gradinate su livelli diversi. Anche l’arena era scavata nella roccia ed aveva le considerevoli dimensioni di 50 x 20 circa. L’edificio risale agli anni tra il I ed il II secolo d.C. Per avere una chiara idea sulla preistoria e la storia isolana, è obbligatoria una visita al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, ne quale si trovano reperti del Neolitico, del prenuragico e nuragico, con la più ampia collezione di Bronzetti del mondo. Inoltre vi sono oggetti fenici, punici, romani e del medioevo, fino all’età moderna e quella contemporanea. La grotta della Vipera, nei pressi del Parco Archeologico di Tuvixeddu, è una delle tante necropoli romane, divenuta famosa per i due serpenti scolpiti nella facciata. All’interno si conservano ancora delle interessanti iscrizioni.
Avvenimenti e feste a Cagliari
Il primo maggio ha luogo la sagra di Sant’Efisio, durante la quale si svolge un’impressionante sfilata in costume, con rappresentanze dei paesi di gran parte dell’isola. La figura più rappresentativa della sfilata sono le Traccas, i vecchi carri a buoi agghindati con fiori e nastri. La festa nasce dal voto fatto nel 1657 dal popolo di Cagliari, quando la città era stata messa in ginocchio dalla peste, che il santo avrebbe debellato.
La processione/sfilata inizia dalla modesta chiesa dedicata al santo, nel quartiere di Stampace. Il momento clou lo si vive all’interno delle mura cittadine, gremite di spettatori all’inverosimile, ma l’intero tragitto è di circa 40 chilometri, il corte si conclude infatti a Nora, nell’altra chiesa dedicata a Sant’Efisio.
Da aprile a maggio si svolge la Fiera Campionaria della Sardegna, che ha superato ormai le cinquanta edizioni.
Una recente manifestazione è Sa die de sa Sardigna, ricorrenza dell’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 contro il governo Piemontese. Nella giornata vengono riproposti quei momenti grazie alle rappresentazioni teatrali in piazza.
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